Se ci sono dei fondi, è bene che siano utilizzati per le emergenze.
Ci sono ospedali in Abruzzo che vivono estreme situazioni di disagio sul fronte sicurezza ed è su quelli che si deve intervenire. Avezzano e Lanciano sono delle priorità su cui è impossibile ritardare ancora
Questa Giunta al di là delle numerose promesse in campagna elettorale sull’edilizia sanitaria degli ospedali di Lanciano e Avezzano, non ha stanziato in Bilancio nemmeno un euro.
Se oggi i fondi arrivano dal Ministero, colmando l’enorme carenza del Bilancio regionale, vorremmo che si ragionasse per la prima volta su una base documentale da cui stilare le priorità effettive, tenendo ben presenti le necessità reali dei cittadini. Avezzano, per esempio, è la struttura sanitaria con il più basso indice di vulnerabilità sismica in regione Abruzzo, oltre che numerose criticità legate agli spazi a disposizione per personale sanitario e pazienti.
Tutti sappiamo che dal punto di vista del fattore antisismico il primo nosocomio che necessita di interventi è quello di Avezzano. Come sappiamo che sul fattore sicurezza dei locali spicca la situazione dell’Ospedale Renzetti di Lanciano. Dopo il problema causato dall’amianto i passaggi interrati, gli unici che collegano i vari blocchi della struttura, sono stati considerati inagibili dai Vigili del Fuoco e quindi pazienti e operatori sono costretti a spostarsi tramite le vie di superficie che impongono, in molti casi, di dover uscire all’esterno e rientrare nelle varie strutture.
Un isolamento dei singoli padiglioni che porta non pochi rischi ai pazienti e altrettanti al personale sanitario che non lavora in sicurezza. Sono presenti, inoltre, carenze sui coefficienti termici che impongono un adeguamento degli infissi e della struttura muraria. E ancora persiste, dopo anni, la necessità di una bonifica generale, visto che in alcune zone è ancora presente l’amianto.
Alla luce di questo il “Renzetti” non può essere dimenticato e se ci sono interventi di edilizia sanitaria da programmare, grazie ai fondi stanziati dal Governo, è impensabile che l’ospedale di Lanciano non sia tra i primissimi posti del cronoprogramma. E’ tempo che la dirigenza Asl e la Regione Abruzzo che la gestisce, ragionino su base prioritaria tenendo presente ciò che serve ai cittadini e non solo ciò che conviene alla compagine politica di turno. Mi auguro che alla riunione tra Giunta e Asl, secondo alcuni organi di stampa programmata per il 16 gennaio, siano queste le argomentazioni sul tavolo