Un contratto in cui perdono tutti. Si potrebbe riassumere così l’ultimo “regalo” che l’ex assessore alla sanità Silvio Paolucci avrebbe fatto all’Abruzzo quando era ancora in carica con la Giunta D’Alfonso. Per dar seguito al decreto Lorenzin, infatti, Paolucci ha redatto il progetto della Centrale unica delle Asl di Pescara e Lanciano Vasto Chieti. Per la locazione della base operativa di smistamento delle chiamate di emergenza, l’ex Assessore, ha individuato un edificio nel comprensorio dell’Aeroporto d’Abruzzo che prevede un affitto da parte della Asl in favore di Saga di 1 milione e 600 mila euro in 20 anni. Ad oggi però, nonostante i contratti siano in essere da marzo 2019, la Saga non vede ancora un centesimo da Asl e dal canto suo la Asl non può spostare gli uffici nella sede poiché, nonostante i lavori di adeguamento eseguiti da Saga, lo stabile non risulta idoneo alle attività che la centrale unica dovrebbe svolgere.
Questa operazione si candida ad essere un nuovo spreco di soldi pubblici. Lo stabile è vuoto e per uniformarlo alle esigenze di una centrale operativa non è assolutamente idoneo. Non stiamo parlando di un call center qualunque la centrale operativa deve avere una serie di strumenti a norma e di locali adeguati che consentano al personale sanitario, specializzato nella ricezione e nella gestione delle chiamate di emergenza, di ricevere numerose richieste e fornire ai cittadini il dovuto supporto nel soccorso d’urgenza.
La palazzina dell’aeroporto non ha i giusti requisiti e per adeguarla ci vorranno tantissimi lavori, anche strutturali, che avranno costi troppo elevati. Si pensi solo allo spostamento di tutti i cablaggi: rete, linee telefoniche e di tutto quanto necessario per rendere una palazzina in disuso da anni una centrale operativa Asl. Il presidente Saga che ci ha accompagnato nella visita ispettiva ci ha comunicato che sarebbero già stati spesi circa 15 mila euro per alcuni lavori e non siamo neanche vicini allo standard necessario per iniziare il trasferimento. Questa operazione, a nostro avviso, non conviene alle casse di Regione Abruzzo e stupisce il totale silenzio del centro destra, che sembra accettare passivamente una decisione deleteria operata dal precedente governo regionale senza dire una parola.
Ci sono molti uffici vuoti ed inutilizzati di proprietà della Asl o, per esempio, la centrale operativa dell’Ospedale di Chieti, che ha un adeguato spazio e tutti gli strumenti per rendere servizi adeguati e ospitare la centrale unica a costo zero. Chiediamo che l’Assessore Verì prenda in causa i contratti e metta in campo tutte le azioni possibili per evitare questo ennesimo sperpero di denaro pubblico. I soldi della Asl devono essere utilizzati per i servizi sanitari ai cittadini, non certo per pagare l’affitto di un edificio inutilizzabile. Le soluzioni ci sono, aspettano solo il buon senso di chi vorrà metterle in atto.