Struttura piena di problemi e il centro destra non muove un dito. Situazione insostenibile per operatori e pazienti
La situazione che viene vissuta quotidianamente all’interno dell’Ospedale Renzetti di Lanciano diventa ogni giorno più grave. Ci sono disagi concreti a cui il personale è costretto a sottostare che, nonostante le tante promesse del governo regionale di centro destra, non hanno avuto alcuna soluzione. Il loro immobilismo ha avuto la conseguenza che singoli problemi, risolvibili uno alla volta, si allargassero a macchia d’olio, rendendo il contesto ospedaliero non più sostenibile.
Per prima cosa, nessuno ha idea di quale sia la strategia per utilizzare al meglio un milione e 800mila euro stanziato per la ristrutturazione del reparto cardiologia/UTIC. Il bando è stato annullato per refusi e, allo stato attuale, nessuno sa che fine abbiano fatto quei soldi. In compenso all’interno della struttura ci sono cantieri e lavori in corso di cui non si vede la fine, creando disagi a operatori e utenti. Il personale, inoltre, è ridotto all’osso e i trasferimenti senza nessun rimpiazzo proseguono. Due anestesisti si trasferiranno presso l’ospedale di Pescara entro la fine di dicembre 2019, lasciando 13 unità al Renzetti.
Troppo poche. Significa che potrebbero non essere più garantiti i servizi e che il corretto svolgimento degli interventi chirurgici venga messo a repentaglio. Anche gastroenterologia presenta problemi simili. In un reparto in cui dovrebbero esserci un minimo di quattro persone su due sale, ci sono solamente due unità a lavoro, che mantengono gli stessi ritmi nonostante le carenze di personale. Ciò significa che sono messe a rischio le professionalità dei singoli, che mai come in questo caso vanno ringraziati essendo costretti a portare avanti turni massacranti, rinunciando alle ferie e a congedi e diritti, pur di garantire servizi ai pazienti.
Le promesse dell’Assessore alla sanità Nicoletta Verì, che aveva rassicurato sull’inserimento di specialisti per il 2020, sono rimaste carta straccia perché a tutt’oggi non abbiamo visto alcun bando né per urologi né per otorini.
Ma i problemi del Renzetti non finiscono qui, perché anche con i macchinari i pasticci della sanità abruzzese sono inaccettabili. Ci sono macchinari nuovi del laboratorio analisi ancora inscatolati, per i quali non sono stati mai attivati i lavori necessari per l’installazione e l’attivazione. Addirittura c’è un macchinario per l’oculistica funzionante ma inutilizzabile perché da mesi non ha più una corretta manutenzione.
Si tratta di sprechi, di disservizi e lacune organizzative di una gravità inaudita a cui, purtroppo, nella nostra Regione siamo fin troppo abituati. Lo sono soprattutto i cittadini di Lanciano, costretti a convivere da anni con uno scenario come questo a causa della totale mancanza della politica. Il centro destra, la Giunta regionale e soprattutto l’Assessore Verì non devono scappare di fronte alle proprie responsabilità.
Anche la nomina, di natura politica e indirizzata dall’Amministrazione, del nuovo Direttore Generale Thomas Schael non ha portato nessun cambiamento. Il tempo dei post, di Facebook e dei selfie è finito. Vengano anche loro nella vita reale e diano soluzioni immediate, che abbiano effetto da subito. Aspettare ancora vuol dire giocare con la salute degli abruzzesi.
E questo non è accettabile.