L’inefficienza della Asl 02 sembra non avere più confini. In ogni settore ci sono lacune, mancanze e disagi per l’utenza. L’ultima denuncia, che ho inserito in un’interpellanza, riguarda i fondi a favore del Dipartimento di Salute Mentale per la riabilitazione e il reinserimento nella società di pazienti con disagio psichiatrico.
Ad oggi, infatti, la Asl Lanciano-Vasto-Chieti è l’unica in tutto Abruzzo a non aver previsto per questo scopo la quota del 5% del bilancio aziendale, come riferito dalle norme nazionali e regionali, disponendo un numero minimo di Borse Lavoro, uno strumento fondamentale per garantire l’integrazione sociale.
È un’altra prova di come, nell’azienda ospedaliera teatina, le cose non funzionino, creando disparità inaccettabili tra cittadini di diverse zone d’Abruzzo. È evidente che ci sia un enorme problema a livello di gestione e organizzazione centrale nella Asl col più ampio bacino d’utenza, ed è inspiegabile come l’Assessore Verì continui a ignorarlo.
Con la legge regionale del 2000 sull’Istituzione di Borse Lavoro a favore dell’utenza psichiatrica, la Regione Abruzzo ha disposto un fondo annuale, ripartito tra le Aziende USL della Regione e destinato alla erogazione di borse lavoro a favore di utenti dei Dipartimenti di Salute Mentale, al fine di stimolare la diffusione di iniziative di formazione e inserimento lavorativo degli stessi presso Associazioni ed Enti pubblici o privati operanti sul territorio regionale. A questa è seguita anche una Delibera di Giunta regionale del 2018 in cui si ribadiva la necessità di rendere effettive le Borse Lavoro, sottolineando anche l’esigenza di aumentarle di numero.
Le Asl di Pescara, L’Aquila e Teramo hanno provveduto a fare gli stanziamenti necessari, quella di Chieti no. Questo nonostante sia nota la necessità per un paziente psichiatrico di fare un percorso di recupero delle competenze relazionali, sociali, espressive e occupazionali compromesse dalla patologia.
Negli anni, infatti, le Borse Lavoro hanno dimostrato il loro valore e la loro utilità, con una graduale diminuzione dei giorni di ricovero ospedaliero e una riduzione della sintomatologia.
È per questo che pretendo risposte in Consiglio dall’Assessore Verì. Deve spiegare come mai la Asl 02 disattenda totalmente una legge regionale e una successiva Delibera di Giunta e se, almeno una volta, il centrodestra abbia intenzione di intervenire a difesa dei cittadini più in difficoltà, provando a risolvere un problema enorme.
Io non farò un passo indietro e chiederò conto alla Giunta in aula sul perché la Asl disattenda totalmente una legge regionale e una successiva Delibera di Giunta e se, almeno una volta, abbiano intenzione di intervenire a difesa dei cittadini più in difficoltà, provando a risolvere un problema enorme.