REGIONE ABRUZZO – VIA LIBERA DELLA I E II COMMISSIONE CONSILIARE ALLA LEGGE SULLE COMUNITA’ ENERGETICHE: “UNO STRUMENTO DI GRANDE VALORE PER DIMINUIRE I COSTI IN BOLLETTA E FARE BENE ALL’AMBIENTE”
Si è concluso oggi l’iter di votazioni della I e II commissione regionale sulla Proposta di Legge per l’istituzione in Abruzzo delle Comunità energetiche, di cui sono promotore e primo firmatario.
Ora il testo definitivo, frutto del connubio tra la mia proposta di Legge e la DGR n.297, ha ottenuto i pareri favorevoli e l’approvazione su tutto l’articolato e dovrebbe arrivare nel primo consiglio regionale utile per ottenere anche l’approvazione conclusiva dell’aula. L’Abruzzo avrà così uno strumento utile a contrastare la crisi energetica che sta investendo tutto il Paese, incentivando la produzione e il consumo di energie rinnovabili pulite che fanno bene all’ambiente e alle tasche degli abruzzesi.
Le Comunità energetiche sono vere e proprie comunità di cittadini capaci di produrre, consumare e condividere tra loro energie rinnovabili nel rispetto del principio di autoconsumo e autosufficienza. Grazie a questa norma la Regione Abruzzo dovrà fornire gli strumenti normativi per favorire la creazione dal basso di modelli che, se realizzati in modo strutturale, permetteranno alle piccole aree territoriali di ripensare la gestione del proprio fabbisogno, favorendo l’autosufficienza energetica e abbattendo i costi a carico dei membri della comunità.
I cittadini, quindi, saranno sia produttori che consumatori per mezzo dell’installazione di impianti green e saranno in grado di innescare una filiera virtuosa. Con queste Comunità ci sarà un risparmio sui costi di importazione, in quanto i soggetti garantiscono autosufficienza, e, non meno importante, un risparmio sostanziale in ogni singola bolletta dei membri della comunità.
Al fine di favorire lo scambio di energia pulita fra soggetti che appartengono ad una comunità, attraverso la gestione delle fonti energetiche e la distribuzione dell’energia prodotta senza finalità di lucro, nel testo è stabilito che saranno i Comuni i soggetti che dovranno farsi carico di proporre, attraverso la predisposizione di protocolli di intesa cui possono aderire soggetti pubblici e privati, la costituzione di una comunità energetica. Questo perché si ritiene strategico che sia un soggetto pubblico a farsi promotore di iniziative volte a sperimentare e a dimostrare la fattibilità tecnica ed economica delle azioni proposte e, di conseguenza, attivare i processi di filiera che consentono di attrarre altri soggetti pubblici e privati per realizzare gli strumenti propri delle smart community.
Sarà invece compito della Giunta regionale, con appositi provvedimenti, definire i protocolli di intesa che i Comuni devono adottare ai fini della costituzione di una o più comunità energetiche e predisporre le linee guida che definiscono i requisiti dei soggetti che possono partecipare e le modalità di gestione delle fonti energetiche all’interno delle comunità e di distribuzione dell’energia prodotta senza finalità di lucro.
Mi auguro che il testo sia approvato dal Consiglio regionale il prima possibile. Altre regioni hanno già iniziato questo percorso di civiltà con notevoli risultati.