LA REGIONE CONVOCA LA COMMISSIONE PER IL REGOLAMENTO, SUL TAVOLO LEGGE ELETTORALE E MODIFICA DELLO STATUTO: INACCETTABILE CHE LE PRIORITÀ DEL CENTRODESTRA SIANO LE ATTUALI POLTRONE E LE FUTURE ELEZIONI
Che le priorità del centrodestra siano sempre state all’antitesi dei bisogni reali dei cittadini non è una novità. Ma quello che sta accadendo nelle ultime settimane nella Regione Abruzzo a trazione Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia, è inaccettabile. In un momento in cui i cittadini abruzzesi sono alle prese con una crisi energetica senza precedenti, con l’inflazione che sale e la povertà che rappresenta uno spettro dietro la finestra di moltissimi lavoratori sottopagati, la Regione Abruzzo, invece di aprire un tavolo di crisi per gestire queste emergenze, convoca la Commissione per il regolamento.
Sul tavolo la legge che modifica le normative per le prossime elezioni, firmata dal Presidente Marsilio e, forse ancor più grave, una legge a firma Sospiri e D’Amario, che va a modificare Statuto e Regolamento di Regione Abruzzo. Il fine di quest’ultima è quello di istituzionalizzare la figura del Sottosegretario di Giunta, previsto solo nel regolamento dalla precedente Giunta D’Alfonso, ma mai istituzionalizzato. Con questa legge invece il Sottosegretario avrebbe un’autonomia finanziaria e si potrebbe attingere al processo della surroga con un nuovo componente del Consiglio regionale: per esempio, se un consigliere di Forza Italia venisse nominato Sottosegretario alla Giunta, un nuovo consigliere di Forza Italia entrerebbe al suo posto in Consiglio regionale, esattamente come attualmente avviene per gli assessori.
Il gioco appare chiaro: aumentare le poltrone per mantenere saldi i vacillanti equilibri di maggioranza e riscrivere le regole del gioco per le elezioni regionali, probabilmente con lo scopo di assicurarsi la rielezione. Nient’altro che miseri giochi di potere, quindi, mentre i cittadini abruzzesi sono ormai alla canna del gas e la Regione Abruzzo si basa su un Piano energetico mai rinnovato, che risale addirittura al 2009.
La mossa del Presidente Marsilio sulla legge elettorale la riteniamo sbagliata sotto più punti di vista. Sia quello procedurale, che mette sul tavolo una proposta di legge che cambia radicalmente l’assetto della competizione elettorale, senza nessun confronto con le opposizioni e senza aver ascoltato neanche la sua stessa maggioranza, che non sembra affatto convinta delle modifiche proposte. Sia nel merito poiché, il collegio unico proposto da Marsilio, pone un importante tema sulla rappresentatività nelle aree interne, che identificano una vasta porzione di territorio ma con una bassa densità di popolazione. Si rischia di escludere, ancora più di quanto già fatto da questo Governo regionale, quelle aree montane e collinari dall’interesse della politica. Inoltre la possibilità di eleggere anche il terzo arrivato tra i candidati presidente, e non solo i primi due come previsto dalla normativa attuale, credo sia un becero tentavo di spacchettare ancora di più le forze di opposizione.
Sembra proprio che in un momento di estrema difficoltà per il Paese e per la Regione il centrodestra abbia come primo pensiero quello dell’aumento delle attuali poltrone, contenuto nella Proposta di legge Sospiri/D’Amario, e delle future elezioni normate dalla Proposta di Legge Marsilio.
Noi lavoreremo in ogni modo per ristabilire la priorità dell’agenda della Regione che deve dare risposte immediate alla crisi energetica con atti strutturali, che non vadano quindi esclusivamente a tamponare provvisoriamente quella che si prospetta come una problematica lunga e sofferta per il comparto economico abruzzese.