I DATI SU LAVORATORI POVERI SONO ALLARMANTI, HO PRESENTATO UNA MOZIONE PER IMPEGNARE ANCHE REGIONE ABRUZZO SUL SALARIO MINIMO.
L’Italia ha bisogno di una legge sul salario minimo e ognuno deve fare la sua parte affinché questo avvenga, anche Regione Abruzzo. Per questo motivo ho protocollato una Mozione in Consiglio regionale per impegnare formalmente la Regione a sostenere, in tutte le sedi opportune, gli atti e le misure che prevedono l’istituzione del “salario minimo orario” per i lavoratori pubblici e privati. Altresì ad attivarsi nei confronti del Governo e del Parlamento affinché venga approvata, con urgenza, la proposta di legge “Disposizioni per l’istituzione del salario minimo” in discussione alla Camera dei Deputati.
E’ la nostra Costituzione a tracciare la strada per la tutela dei lavoratori. L’art. 36 stabilisce chiaramente che “il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”. Eppure secondo quanto attestato dai dati Inps, nel nostro Paese il 28% dei contratti di lavoro, prevedono un salario al di sotto dei 9 euro lordi, e se si considera un salario minimo tabellare per un importo pari a 8 euro, in Italia abbiamo circa 2.596.201 lavoratori/lavoratrici “sotto soglia”.
Il settore maggiormente interessato è quello dei servizi. Più di 300mila percettori del Reddito di Cittadinanza beneficiavano del sussidio pur avendo una busta paga perché la loro retribuzione li collocava al di sotto della soglia di povertà. Un fatto sconcertante anche alla luce delle politiche di lacrime e sangue che hanno contraddistinto il Governo Meloni, che continua ad attuare una costante guerra ai poveri e non alla povertà.
Un salario minimo legale esiste nella maggioranza degli Stati membri dell’Unione europea e la stessa Germania, ultimo Paese europeo in ordine di tempo ad aver introdotto un salario minimo per legge nel 2015, lo scorso ottobre 2022 è intervenuta modificandolo e innalzando il limite minimo a 12 euro lordi l’ora, con la previsione di ritoccarlo nuovamente verso l’alto nei prossimi anni. Secondo uno studio dell’Università di Harvard, in Germania, a seguito dell’approvazione del salario minimo sono cresciuti sia il Pil sia il numero di occupati.
Dopo che il governo di Angela Merkel ha varato la legge a livello nazionale, per molte persone lo stipendio è aumentato del 20%. Nel secondo trimestre del 2023, in Germania il rialzo dei salari ha superato l’aumento dell’inflazione, ciò anche grazie all’incremento del salario minimo. Questi sono fatti che dimostrano chiaramente che la misura funziona!
Per questo approvo, e credo che dovrebbe farlo anche la Regione Abruzzo, la Proposta di legge presentata dalle forze di opposizione in Parlamento, con il Movimento 5 Stelle in prima fila. La legge introduce una forma di minimo salariale, pari a 9 euro lordi l’ora, per contrastare il fenomeno dei lavoratori a basso reddito, ovvero di quei lavoratori che nonostante facciano parte del mercato del lavoro e siano impiegati, restano al di sotto della soglia di povertà.
Secondo l’Istat, con il salario minimo a 9 euro l’ora 3,6 milioni di dipendenti avrebbero un aumento annuo medio di 804 euro. Prendendo in considerazione i lavoratori con una retribuzione annua compresa tra 13.550 e 18mila euro, i beneficiari di un salario minimo a 9 euro sarebbero quasi 400mila e tra questi più della metà (53%) avrebbe un aumento superiore a 1.500 euro. Sono numeri che non possiamo ignorare, soprattutto davanti alla crescente crisi che si sta generando sotto i nostri occhi.
Ora vediamo se la maggioranza di centrodestra deciderà di stare dalla parte dei lavoratori o se continuerà a prendere gli ordini dai capi romani, continuando a trattare l’Abruzzo come colonia di Fratelli D’Italia.