SCREENING DEL TUMORE MAMMARIO, IL CENTRODESTRA NON TUTELA LA LEGGE REGIONALE, PER FORTUNA LO FA IL M5S: “GRAZIE A UN NOSTRO EMENDAMENTO GARANTITO IL DIRITTO ALLA PREVENZIONE PER I SOGGETTI PIU’ A RISCHIO”
Ogni anno 1 donna su 9 scopre di avere il carcinoma mammario.
Con questa consapevolezza abbiamo lottato in ogni modo per difendere la legge sullo screening per la diagnosi precoce che va a colmare una grave carenza di Regione Abruzzo sul tema. Il centrodestra di Marsilio però non aveva intenzione di difendere il testo davanti alle obiezioni del Ministero, ma per fortuna come M5S non ci siamo arresi e nella scorsa seduta di Consiglio regionale abbiamo scritto e fatto approvare un emendamento che supera le criticità rilevate e garantisce a tutti i cittadini il diritto alla prevenzione
Regione Abruzzo nel 2021 ha recepito, con il Piano Regionale per la Prevenzione 2021-25, le indicazioni contenute nel Piano Nazionale 2022-25. Tra gli obiettivi più significativi del Piano si trova quello dei programmi di screening per donne ad alto rischio di sviluppare il cancro della mammella per mutazioni genetiche.
In Abruzzo però questo programma non è mai stato attuato, tanto da spingerci a depositare una proposta di legge, e lottare a lungo per la sua approvazione, che finalmente è arrivata lo scorso maggio. Quindi grazie al nostro intervento la legge c’è, ma l’articolo che disponeva la gratuità dei test specifici al fine di identificare le mutazioni nei geni BRCA1 o BRCA2 è stato impugnato dal governo che contesta a Regione Abruzzo di essere una regione indebitata, e di aver già messo a disposizione dell’Ente 370mila euro di fondi che non sono stati spesi per attuare i programmi di prevenzione.
Parliamo di un esame fondamentale soprattutto nei soggetti in cui è presente la mutazione di quei geni che hanno una probabilità molto alta, in alcuni casi fino all’80%, di sviluppare un tumore. “Diagnosi precoce” significa scoprire un tumore quando è all’esordio, con meno conseguenze per il singolo paziente e molte meno spese per il Sistema Sanitario collettivo.
Per questo è importante che le persone “predisposte” possano eseguire il test gratuitamente, ed è solo grazie al nostro emendamento che questo è possibile senza che la legge venga depotenziata. Infatti, la giunta regionale voleva semplicemente sopprimere l’articolo contestato indebolendo la norma e rendendola meno utile alla collettività. Ma non ci siamo arresi, e abbiamo continuato a lottare affinché siano utilizzate le risorse esistenti e già messe a disposizione dal Piano Nazionale.
Questa vicenda mette ancora una volta in luce come il centrodestra sia più interessato all’approvazione veloce delle leggi, probabilmente al fine di segnare una tacca sul “fatto”, senza pensare alla loro attuazione e a come rendere davvero utili per gli abruzzesi le norme. Avremmo potuto giocare al loro gioco portando a casa il risultato dell’approvazione, ma avremmo saputo che la legge sarebbe stata meno efficace non consentendo ai pazienti più a rischio di eseguire gratuitamente esami fondamentali per la diagnosi precoce. Siamo e saremo sempre diversi da loro: non ci interessa il gioco della propaganda, ci interessa risolvere realmente i problemi degli abruzzesi.