In questa intervista ho avuto modo di parlare dei problemi che ritengo più urgenti nella nostra regione, visti i miei trascorsi di operatore sanitario del 118 sono molto sensibile alla difficile situazione che sta vivendo la sanità sul nostro territorio, che pur essendo ricompresa in una dinamica simile un po’ in tutte le regioni, da noi crea dei disagi veramente pesanti per i cittadini che sono di fatto costretti a pagare profumatamente al privato le prestazioni che non vengono erogate dal pubblico o ad affrontare “viaggi della speranza” verso le regioni del nord italia.
E se verranno approvate le proposte leghiste dell’Autonomia Differenziata, che di fatto realizzano una secessione nemmeno tanto mascherata, la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente.
La volontà di questo, a mio parere, è in gran parte politica. Abbiamo risorse insufficienti, è vero, ma le risorse vengono assegnate in modo da penalizzare il nostro territorio a vantaggio di altri, per arrivare alla fine, a farci accettare con sollievo lo smantellamento di un ospedale che sta venendo reso sempre più incapace di garantire i servizi minimi.
Vogliono che diciate “Hanno fatto bene a chiuderlo, tanto non serviva più a nulla”, dimenticando che è stato per anni un punto di riferimento per la sanità della intera provincia.