Oggi, durante l’ultima seduta del Consiglio Regionale di questa legislatura, il centrodestra si era impegnato ad approvare un provvedimento amministrativo finalizzato a potenziare il Piano Regionale dei Trasporti, atto indispensabile per intercettare fondi che altrimenti avremmo perso. Invece, avendoci già provato nella scorsa seduta dell’assise con un tentativo poi fatto naufragare dalla stessa maggioranza, hanno deciso di agire con un ennesimo colpo di mano attraverso un emendamento presentato dal Consigliere Montepara, con cui Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia di fatto ripetono l’operazione che ha portato alla riperimetrazione della riserva del Borsacchio.
A poche ore dalla fine della Consiliatura, la maggioranza di Centrodestra ha gettato la maschera e con l’ennesima forzatura istituzionale, ha aperto un varco legislativo che potrebbe preludere alla privatizzazione della Via Verde, dando il via a una urbanizzazione selvaggia della stessa.
Una forzatura che rischia di compromettere definitivamente quello che è un prezioso patrimonio ambientale dell’Abruzzo
Il tentativo di apportare una modifica alla Legge Regionale sul Commercio, oltre ad essere del tutto privo di appropriatezza giuridica, si configura come una scelta priva di senso, di cui non si comprende l’urgenza, e che è stata fatta al di fuori delle commissioni competenti in materia, evitando ogni confronto con territori, associazioni e portatori di interesse, e mostrando ancora volta la mancanza di visione e programmazione del Centrodestra riguardo il patrimonio ambientale.
Una scelta a cui ci siamo fermamente opposti con il nostro voto contrario in aula e di cui il Centrodestra dovrà rendere conto ai cittadini abruzzesi.