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Abbiamo perso un terzo dei posti letto nei nostri ospedali

Fallimento su tutta la linea, le dimissioni di Schael sono un atto dovuto verso tutti i cittadini

La Asl di Chieti ha subito un taglio del 32% di posti letto. La provincia più penalizzata in tutto l’Abruzzo. Meno posti letto e una carenza di personale cronica che in alcun modo è stata contrastata dalla direzione strategica della Asl. Gli ospedali della provincia di Chieti sono in estrema sofferenza, le liste d’attesa congestionate, i servizi centralizzati esclusivamente verso le strutture più grandi. I numeri scattano una fotografia allarmante.

Alla luce del fallimento totale, certificato dai fatti, le giravolte semantiche del Direttore Schael, enunciate nei giorni scorsi in conferenza stampa, assumono le sembianze di una vera e propria presa in giro a tutta l’utenza del servizio sanitario pubblico. Credo che dopo quasi 5 anni di fallimento su tutta la linea il Direttore dovrebbe fare un favore a tutti gli abruzzesi: dimettersi e tornare da dove è venuto.

Il personale sanitario è in costante stress lavorativo, come del resto denunciamo da tempo e come stanno denunciando anche i sindacati. La carenza non è mai stata colmata con nuove assunzioni, a dispetto di quanto propaganda il Direttore sanitario che parla di personale stabilizzato pensando che gli abruzzesi non conoscano la differenza tra assumere nuovo personale o stabilizzare una piccola parte di quello già presente. Una differenza non da poco visto che non c’è stato un incremento di personale e le stabilizzazioni non alleggeriscono il carico di lavoro di medici, infermieri e O.S.S. .

Non va meglio per gli operatori del CUP, a cui il direttore Schael ha rivolto addirittura anche delle accuse pesantissime addossando alla loro inefficienza problematiche che al contrario attengono alla organizzazione e alla mancata programmazione della direzione sanitaria e alla pessima gestione politica che il centrodestra ha attuato negli ultimi anni.
Addirittura leggiamo, nel vademecum elaborato dalla Asl 02 e destinato agli operatori del Cup, che la risposta da dare a chi non può prenotare una visita in assenza dei calendari deve essere la seguente: “Non bisogna rispondere “i calendari sono chiusi”, ma bisogna rispondere “al momento non abbiamo disponibilità per questa struttura”. È una frase che la dice lunga su come questa azienda sanitaria cerchi di indorare la pillola ai cittadini che trovano le liste di prenotazione chiuse nella Asl Lanciano Vasto Chieti. E invece di mettere in campo azioni che risolvano davvero i problemi, il direttore Schael riporta che l’utente rivolgendosi al servizio di prenotazione aziendale può non ottenere risposta per incapacità dell’operatore e non per mancata disponibilità di erogazione da parte dell’azienda, dando un’informazione errata sulle procedure e soprattutto fuorviante nei meriti della responsabilità sulla funzionalità del servizio di prenotazione.

Cosa serve di più affinché la direzione strategica e alla Giunta regionale che l’ha nominata capiscano che hanno fallito? Quanto può l’arroganza istituzionale di Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia, colmare le vergognose affermazioni e le inconcludenti azioni di un direttore come Schael?
Per noi non serve altro. Il fallimento è certificato e le dimissioni dovute.