LISTE D’ATTESA – ANCHE LA CORTE DEI CONTI RICHIAMA LA REGIONE: TROPPE ATTESE E I CITTADINI NON POSSONO NEANCHE PRENOTARE UN ESAME. IL CENTRODESTRA HA COMPLETAMENTE FALLITO
Il tempo è finito per questo governo regionale di centrodestra, e sul tema del recupero delle liste d’attesa il fallimento è totale su tutta la linea.
Anche la Corte dei Conti bacchetta la Giunta Marsilio, evidenziando la necessità di investire tutte le forze per recuperare una situazione che ormai è fuori controllo. Secondo i dati allarmanti del report “Il termometro della Salute”, redatto da Eurispes ed Enpam e relativo alle cure sanitarie nella nostra Regione, si evince che il 28,5% degli utenti rinuncia a curarsi per motivi economici o a causa delle liste d’attesa sempre più lunghe.
Ci vogliono dai 5 ai 6 mesi di tempo medio di attesa per una visita medica specialistica, 1 anno di attesa per una colonscopia, oltre 10 mesi per una mammografia, assenza completa dei calendari per molti esami radiodiagnostici. La possibilità di eseguire esami di risonanza magnetica è diventata un miraggio. Tempi lunghissimi se messi in relazione a patologie in cui la tempestività della diagnosi e delle cure può fare la differenza tra la vita e la morte di un paziente. Quelli registrati dal Governo regionale a trazione Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia, sono numeri impietosi di una condizione che come Movimento 5 stelle denunciamo da molti anni.
Un disagio enorme, figlio di una mancata programmazione e interventi tardivi di un governo regionale che risulta completamente impreparato a farvi fronte. Ci sono arrivate segnalazioni di pazienti in cui sono le stesse strutture ospedaliere a spedire i pazienti fuori regione perché impossibilitati a ottenere una visita diagnostica nei tempi dell’urgenza, anche per patologie oncologiche.
I CUP sono allo stremo e gli operatori non sanno più come fronteggiare la situazione. Dalla ASL arrivano le indicazioni più fantasiose agli operatori da riferire agli utenti: già nota la cronica mancanza di calendari per prenotare gli esami, oggi si aggiunge la nuova formula della “presa in carico” in cui il l’operatore registra la richiesta dell’utente rassicurandolo che nel giro di pochi giorni sarà ricontattato dalla stessa ASL, non appena ci sarà un posto a disposizione.
Ma nei fatti si è già dimostrato che più di “una presa in carico” si tratta di una “presa in giro”, visto che le chiamate per effettuare le visite non arrivano, o arrivano dopo tantissimo tempo costringendo i pazienti a rinunciare alle cure o a rivolgersi a strutture private o fuori dai confini regionali. Il centrodestra sta distruggendo il diritto alla salute di tantissimi abruzzesi, eppure i suoi esponenti continuano a ripetere a reti unificate quanto siano bravi, e quanti risultati abbiano ottenuto. Un’autocelebrazione che contrasta con il servizio sanitario con cui dobbiamo fare i conti ogni giorno come cittadini.