Ancora una volta la realtà dei fatti si scontra con le bufale autocelebrative di questo Centrodestra
A Lanciano, e in generale nella zona frentana, bisogna stare molto attenti durante il fine settimana a non procurarsi traumi o ferite di vario genere, perché all’interno del Renzetti di Lanciano sono stati ridotti i turni di reperibilità del personale medico, per colmare (male) il sovraccarico di lavoro degli specialisti che si trovano a essere reperibili per un numero di servizi che supera di gran lunga i dieci previsti dal contratto nazionale. Questo si traduce nell’assurda situazione per la quale se nel fine settimana un cittadino si procura un trauma deve recarsi fino a Chieti, poiché il Pronto Soccorso lancianese non può garantire una visita specialistica.
Una scelta che arriva dalla direzione strategica Asl02, e sulla quale il centrodestra non ha detto neanche una parola, e che pone ancora una volta il faro sull’incapacità di programmare e mettere a sistema le risorse della sanità pubblica; nonché la volontà di svilire le aree interne e decentrate a favore del nosocomio di Chieti. Ma quest’ultimo, purtroppo, non ha comunque il numero di personale adeguato per farsi carico anche degli utenti della zona frentana, così il servizio viene congestionato e in tutta la provincia di Chieti l’emergenza urgenza diviene altamente critica, e invece di assumere nuovo personale, o di pensare per esempio a rendere reperibili ciclicamente alcuni ortopedici di Chieti per Lanciano, la direzione Asl preferisce eliminare di netto le reperibilità.
Se a questa paradossale situazione andiamo a sommare le altre carenze che riguardano gli specialisti in urologia, otorinolaringoiatra e oculistica, il quadro che ne viene fuori è desolante. Altro che DEA di I Livello, nel weekend l’Ospedale Renzetti rischia di avere servizi inferiori ad un ospedale di base.
Abbiamo più volte, insieme ai cittadini, denunciato queste situazioni giunte ormai al limite, che il Centrodestra ha cercato di coprire con la solita e vuota propaganda. Quindi io, da abruzzese mi chiedo dove sono i milioni di euro di investimenti e le assunzioni di personale rivendicate, in favore di telecamera, dalla direzione strategica della ASL 02 e dall’ Assessore Verì?
La realtà è che non si cerca di trovare soluzioni reali ma si preferisce tagliare servizi a un bacino di utenza tra i 120mila e i 150mila abitanti. Tra l’altro in estate dove il numero di utenti aumenta sensibilmente per via dei turisti e dei tanti lavoratori extraregionali che tornano a casa.
La mia più grande preoccupazione è che la continua disorganizzazione della sanità regionale possa costringere i cittadini a rivolgersi ad altri presidi, a discapito del Renzetti, e che a lungo andare il rischio di un declassamento da parte dei tavoli romani potrebbe diventare più concreto che mai.
Siamo davanti alla totale sconfitta di cui dovrebbe rispondere chi ha i poteri per intervenire, ma ancora non lo fa. Dopo cinque anni di governo di Centrodestra, e della direzione Asl da loro nominata, lo stato dell’Ospedale Renzetti e della sanità pubblica frentana non fa che peggiorare.
Ad aggravare la presa in giro per tutto il territorio sono le grandi parole con cui Marsilio e suoi luogotenenti si autocelebrano sui giornali, propinando alla popolazione una narrazione della sanità pubblica che nulla ha a che fare con la realtà. È ora che vadano a casa.