La Maggioranza non riesce a dare risposte concrete ai cittadini più fragili
Si riaccende il faro sulle barriere architettoniche in Abruzzo grazie all’Interpellanza del Movimento 5 Stelle, discussa in aula, che oggi ha chiesto alla Giunta Marsilio qual è la situazione in Abruzzo sul rispetto delle normative vigenti in tema di accessibilità.
Dopo quattro anni e mezzo di Giunta centrodestra – spiega Francesco Taglieri – Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia hanno disatteso tutte le promesse in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, che ancora persistono in troppi edifici pubblici della nostra regione. Le risposte arrancate dal Sottosegretario D’Annuntiis testimoniano il totale distacco dalla realtà di questa Giunta che si è limitata, dopo ben quattro anni e mezzo di governo, a sciorinare buoni propositi utilizzando il condizionale e a rimandare a leggi nazionali ogni responsabilità di controllo.
Il tema legato all’accessibilità dei cittadini disabili è un banco di prova importante per una compagine politica che si sottopone al giudizio degli abruzzesi ed è stato svilente constatare che al di là dell’interessamento del Movimento 5 Stelle nessuno in Regione Abruzzo abbia intrapreso un percorso risolutivo per sbloccare una situazione impantanata ormai da 15 anni. Infatti l’ultima legge in materia risale al 2008, ma è una normativa poco stringente e che di fatto non è mai stata messa in condizione di operare, e quindi di produrre gli effetti previsti, anche e soprattutto attraverso un reale ed efficace coinvolgimento dei comuni.
Oggi abbiamo appreso dalla Giunta che la Regione di fatto si limita a stanziare fondi a pioggia per l’abbattimento di barriere architettoniche, ma non attua nessun controllo sulla reale eliminazione delle stesse. Una mancanza che ci ha spinto a presentare una proposta di legge che va a modificare il testo vigente prevedendo la costituzione, presso l’assessorato competente in materia di lavori pubblici, del Registro regionale telematico dei piani di eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA).
Si tratta di una soluzione facilmente percorribile che metterebbe la Regione Abruzzo in condizione di avere il polso di quanto avviene nel territorio regionale consentendo alla Regione di individuare efficacemente le Amministrazioni inadempienti, e di incidere così su quelle che sono indietro risolvendo una criticità che la legge del 2008 non è riuscita a colmare, al fine di porre fine alle numerose disparità di accesso tra cittadini e rispondere a quella domanda crescente di interventi che troppo spesso hanno visto la Regione assente.
L’obiettivo primario dei PEBA è, infatti, quello di individuare tutti quegli interventi ritenuti prioritari per garantire un ottimale livello di accessibilità in sicurezza e autonomia negli edifici pubblici e negli spazi urbani. Per quanto concerne gli edifici di sua competenza la Regione dovrebbe adottare un piano efficace di eliminazione delle barriere architettoniche e, nella sua funzione di raccordo tra gli enti, dovrebbe anche intervenire presso le Amministrazioni comunali e provinciali per capire quali tra queste sono indietro sull’abbattimento delle barriere e perché.
La legge e l’interpellanza discussa oggi sono tasselli di un mosaico attraverso il quale il Movimento 5 stelle vuole disegnare la mappa di un Abruzzo più accessibile. A questi due strumenti istituzionali si aggiunge la Mozione, già approvata nel 2021, con la quale abbiamo ottenuto l’impegno della Giunta verso il turismo disabile in Abruzzo al fine di abbattere ogni tipo di barriera fisica e culturale attraverso la sperimentazione del progetto Bandiera Lilla. Un impegno che purtroppo non è stato mantenuto, a dimostrazione di quanto Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia non siano sensibili al tema.