Passa la direttiva europea sulle case Green, solo l’Italia Meloniana e l’Ungheria dicono di no.
Il nostro Paese torna indietro, con una visione miope che non vede la direzione che sta prendendo il resto del mondo, e non è al passo con la necessaria svolta Green che ci chiede, non solo l’Europa, ma il nostro Pianeta.
Eppure l’Italia, prima del freno meloniano, aveva intrapreso la giusta strada: con il Superbonus si erano fatti enormi passi avanti sul fronte della riqualificazione ecosostenibile degli edifici esistenti, rinnovando il patrimonio urbanistico e rimettendo in moto il comparto edile senza incentivare il consumo di suolo.
Ma il centrodestra al Governo ha attuato una propaganda denigratoria contro le misure dei bonus edilizi nel nostro Paese, nonostante i numeri reali dicano chiaramente il contrario, e ha osteggiato una direttiva europea che, al contrario di quanto sostengono, non chiede soldi ai cittadini per l’adeguamento delle case, ma chiede agli Stati di attivarsi con fondi già a disposizione per gli interventi di riqualificazione.
È chiaro che la realtà europea viene a mettere nero su bianco l’inadeguatezza di questi signori davanti alle sfide di oggi.
A questo punto, piuttosto che fare del becero populismo, Giorgetti spieghi agli italiani come potrà l’Italia essere un’interlocutrice
autorevole in Europa, se il voto a questa direttiva è stato contrario, e soprattutto come potranno chiedere rispetto e aiuti perpetuando un atteggiamento ostativo verso le più moderne e sostenibili politiche ambientali europee.