L’approssimazione con cui si portano avanti i lavori in materia sanitaria tra i vertici di Regione Abruzzo, rischia di provocare danni enormi ai cittadini abruzzesi. L’ultimo caso che riguarda la Asl 02 Lanciano Vasto Chieti potrebbe rappresentare un’anomalia di gravità inaudita. Infatti la legge 502/92 all’articolo 3 spiega chiaramente che ogni deliberazione della Direzione Generale deve passare dal parere del Direttore sanitario, figura però che all’interno dell’azienda manca dal 17 aprile 2019, quando è scaduto il mandato del dottor Vincenzo Orsatti. Ciò significa che qualsiasi provvedimento preso dopo quella data, potrebbe essere impugnato e quindi annullato dal giudice amministrativo.
Un esempio concreto riguarda la delibera dello scorso 7 novembre per la rinuncia agli angiografi. Nel documento si afferma di aver recepito il parere obbligatorio del Direttore Sanitario, salvo poi lasciare in bianco lo spazio dedicato alla sua firma.
E di documenti con questa lacuna ce ne sono molti altri. Neppure con la nomina del nuovo Direttore Generale Thomas Schael è cambiato qualcosa, e adesso è molto alto il rischio che quanto fatto in questi mesi, sia stato del tutto inutile.
La vacanza del Direttore Sanitario è una situazione prevista dalle norme e risolvibile attraverso la designazione di un supplente che ne possieda i requisiti. Nella delibera del 7 novembre, si legge in prima pagina: ACQUISITI i pareri espressi ed attestati in calce del Direttore Amministrativo Aziendale e del Direttore Sanitario Aziendale, per quanto di relativa competenza, ma l’atto con cui si revoca nel 2019 un impegno, validamente assunto nel 2015, è basato sul resoconto di un Direttore di UOC, che non è un medico ma un ingegnere elettronico, privo delle competenze e dei requisiti che dovrebbe avere il Direttore Sanitario, che non c’è.
Perché questa o altre scelte così delicate, come quelle riguardanti la gestione del personale, sono prive di un parere che è obbligatorio per legge?
Il parere, che nelle delibere stesse viene definito come ACQUISITO, di una figura apicale prevista dalla legge, non può essere espresso da chi non è un medico e non ha competenze in campo sanitario. Dobbiamo anche ricordare che la nomina del Direttore Sanitario è una responsabilità del Direttore Generale, ai sensi dellArt. 3 del DL 502/92, legge dello stato e dellArt.6 dell’Atto Aziendale della ASL02, per cui dovrebbe spiegarci lui come mai in due mesi non è stato possibile nominare un Direttore Sanitario, figura strategica e fondamentale per il funzionamento della azienda, e si continua a formare atti illegittimi.
Presenterò una interrogazione formale al presidente Marco Marsilio, che avendolo indicato alla guida della nostra ASL ha il dovere di attivarsi il prima possibile, e fare tutto ciò che è necessario per sanare una situazione incresciosa. Non è accettabile che sia stata commessa una leggerezza così macroscopica, di cui a pagarne le conseguenze saranno solamente gli abruzzesi. Con tutti i gravi problemi che ha il nostro sistema sanitario, non è tollerabile che si corra anche il rischio di vedersi annullati i provvedimenti.