Li abbiamo chiamati eroi, hanno salvato vite e ci hanno raccontato il Covid dalla prima linea nei momenti più bui della pandemia, quando l’unico collegamento tra il mondo di fuori e quello di dentro erano le loro foto. Li abbiamo visti stremati, disperati, con i volti segnati dalle mascherine.
Oggi è il giorno dove si celebra il loro grande lavoro e l’impegno di Infermieri che sono ovunque per il bene di tutti.
Eppure troppo spesso questi professionisti instancabili sono dimenticati proprio da chi dovrebbe tutelarli.
In Abruzzo mancano 1759 Infermieri e quelli che ci sono lavorano troppo spesso con presidi e dispositivi vetusti.
In Europa gli Infermieri italiani sono i meno pagati: un Infermiere guadagna mediamente 27.382 euro lordi annui. Seguono Francia (34.204 euro) e Spagna (35.489 euro) . Al quarto posto c’è la Germania dove lo stipendio annuo è di poco superiore ai 41mila euro, al quinto l’Irlanda con poco più di 50mila euro. Gli stipendi più alti sono quelli degli Infermieri dei Paesi Bassi (53.297 euro) e del Lussemburgo (83.274 euro), quelli più bassi in Grecia e Estonia.
Nella giornata di oggi voglio ribadire che investire in infermieristica e rispettare i diritti per garantire la salute globale é indispensabile.
Bisogna proteggere, sostenere e investire nella professione infermieristica per rafforzare i sistemi sanitari in tutto il mondo. Dobbiamo essere consapevoli che gli Infermieri forniscono cure accessibili, centrate sulla persona e olistiche per tutti, dalla nascita alla morte, dalle malattie non trasmissibili alle malattie infettive, dalla salute mentale alle condizioni croniche, negli ospedali, nelle comunità e nelle case.