Il M5S porta in Commissione Vigilanza il caso del ‘Consigliere delegato” Campitelli: proseguiremo nella nostra azione di verifica
È approdata oggi in commissione vigilanza, grazie al Movimento 5 Stelle, la spinosa questione del ‘consigliere delegato’, una forzatura amministrativa introdotta dal presidente Marsilio fuori da ogni contesto regolamentare e statutario, che attribuisce al consigliere Nicola Campitelli uno status di ‘quasi-assessore’.
Lo statuto di Regione Abruzzo prevede l’assoluta distinzione tra assessori e consiglieri regionali. Unico caso di ‘compromesso’ tra i due ruoli è quello relativo alla figura del sottosegretario, previsto come consigliere regionale con specifiche deleghe e presenza in Giunta, introdotta dalla legge 20/2015, incarico ora assegnato al consigliere Daniele D’Amario. Dalle audizioni tecniche avvenute questa mattina abbiamo ricevuto conferma dei nostri dubbi: lo statuto di Regione Abruzzo è chiaro, e figure che sovrappongono l’organo esecutivo con quello legislativo diverse dal sottosegretario, unico e già nominato, non sono previste.
La nomina in questi termini di un ‘consigliere delegato’ incide sull’assetto istituzionale statutario e anche costituzionale. Nell’organo esecutivo il presidente dirige la politica della Giunta e ne è responsabile, nominando gli assessori che a lui rispondono politicamente. Il Consigliere regionale, invece, esercita le sue funzioni senza alcun vincolo, svolgendo oltre alle mansioni legislative anche quelle di controllo dell’esecutivo. In questo caso, il ‘Consigliere delegato’ Campitelli rappresenta un unicum non regolamentato in cui controllore e controllato coincidono, e si dà possibilità di voto consiliare a chi ha deleghe esecutive, contrariamente a ciò che è consentito agli assessori.
All’esito della seduta di Vigilanza odierna, forti di quanto messo a verbale oggi, proseguiremo nell’azione di approfondimento e verifica dei molteplici ruoli di Campitelli e delle mansioni a lui attribuite in qualità di Consigliere, quasi Assessore, quasi ‘Sottosegretario, e presidente della terza Commissione.