Rete Ospedaliera: La sanità pubblica Abruzzese cade nella rete della propaganda del Centrodestra
Questo è il vero scadente ‘Modello Abruzzo’ che il Centrodestra sta imponendo all’Abruzzo con una Rete Ospedaliera che serve solo per avere qualche argomentazione in più nella prossima campagna elettorale. Questo è un documento di programmazione che arriva dopo ben 57 mesi dall’inizio della legislatura, che non vedrà l’attuazione da questa Giunta regionale e che non esprime nessuna decisione sui DEA di II livello, la cui definizione viene demandata a 36 mesi dall’Approvazione. Del resto promettere è più facile che guardare ciò che è stato fatto, altrimenti si dovrebbe certificare un fallimento su tutta la linea.
Nelle Commissioni “farsa” orchestrate dal Centrodestra abbiamo provato a portare la voce dei cittadini e delle loro difficoltà e attraverso i nostri emendamenti di merito abbiamo provato a ripristinare servizi e tutelare le prestazioni negli ospedali. Ma la maggioranza, con una arroganza istituzionale senza pari, ha silenziato prima le tutte opposizioni e poi i portatori d’interesse, troncando ogni possibilità di dialogo. Del resto lo sapevano già dall’inizio che quel documento non poteva essere cambiato di una virgola, altrimenti avrebbero preso l’ennesima bocciatura dai tavoli ministeriali.
La realtà dei fatti è che la Rete Ospedaliera in Abruzzo arriva tardi, non traduce la necessità dei territori. Stanno facendo una becera propaganda, e giocano con la speranza degli abruzzesi di veder garantito un diritto fondamentale come quello alle cure e di avere un Servizio Sanitario regionale a misura di cittadino. Oggi, purtroppo si è scritta l’ennesima brutta pagina a firma del Centrodestra di governo.