Il centrodestra aveva preso l’impegno di sanare il problema, ma nulla è stato fatto
E’ impossibile raggiungere il cimitero e il quartiere Villa Pavone di Teramo a meno che non si abbia a disposizione un’auto o una moto. Tutto il resto della popolazione non può passare. Un disagio che si è verificato in seguito ai lavori per la soppressione dei 4 passaggi a livello e la realizzazione di un sottovia che ha evidentemente risolto un problema a vantaggio di RFI e della circolazione veicolare, ma allo stato attuale ha impedito il passaggio a una grande fetta di cittadini, soprattutto anziani e persone con problemi di mobilità. A quanto pare la Regione Abruzzo, nella persona del Sottosegretario con delega ai trasporti D’Annuntiis, si era detta disponibile a sanare la problematica, ma alle parole non sembrano seguiti i fatti. Per questo ho deciso di portare il caso in Consiglio regionale e chiedere quando e come intendono risolve questo problema che affligge la città di Teramo.
Dopo l’inaugurazione del nuovo assetto stradale, l’unica via di passaggio risulta essere l’attraversamento ciclopedonale su Via Gabriele Melozzi, che però presenta numerose criticità, soprattutto dovute agli spazi ridotti ed alla presenza di barriere architettoniche, che lo rendono di fatto poco o per nulla utilizzabile. Anche il montascale, in base alle testimonianze che ci sono pervenute, risulta che non sia attualmente utilizzabile e non abbia praticamente mai funzionato.
A questa situazione si è arrivati perché Il progetto del sottovia redatto da RFI, risalente al 2014, non prevedeva la realizzazione dei marciapiedi in quanto si è considerata una tipologia di strada fuori dal centro urbano senza flusso di pedoni. L’Amministrazione Comunale ha comunque manifestato l’esigenza di un nuovo e migliore attraversamento pedonale verso il Cimitero e RFI ha proceduto a redigere uno studio preliminare di adeguamento del sottopasso. Secondo questo progetto l’importo stimato delle opere per permettere il passaggio a tutti risulta essere di circa a 1,2 mln euro. Poiché tale opera è funzionale alla mobilità urbana ma non a quella ferroviaria, il finanziamento non può essere previsto a carico di RFI ma deve essere sostenuto da Regione e Comune.
A tale proposito, secondo l’amministrazione comunale, ci fu un impegno verbale da parte del sottosegretario D’Annuntiis, in occasione della inaugurazione, a rendere utilizzabile il sottopasso anche ad una utenza ciclabile e pedonale. Peccato che a quelle parole non sono mai seguiti i fatti e la Regione a trazione Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia, non si sarebbe mai resa concretamente disponibile a completare l’opera.
E’ chiaro che alla mia interpellanza mi aspetto risposte chiare per capire se questa maggioranza vuole davvero intervenire a risolvere i problemi e in che tempi. O se, ancora una volta, il centrodestra promette senza mantenere. I cittadini teramani hanno diritto a delle risposte e soprattutto a poter raggiungere una parte della propria città anche senza l’utilizzo dell’automobile.