OSPEDALE RENZETTI DI LANCIANO: “STRUTTURA DEPOTENZIATA E PRIVATA DEI SUOI PROFESSIONISTI MIGLIORI”
Dopo quasi cinque anni di governo del Centrodestra in cui abbiamo assistito ad un progressivo depotenziamento di questo presidio sanitario, con reparti fondamentali come Urologia, Oculistica e Otorinolaringoiatra costretti a operare solo per alcuni giorni a settimana, con enormi ed evidenti disagi per l’utenza di tutta la provincia di Chieti, è inammissibile dover assistere, ancora una volta, alle autocelebrazioni o peggio ancora alle goffe difese d’ufficio degli esponenti di questo Centrodestra troppo impegnato a mantenere lo status quo piuttosto che trovare soluzioni concrete per far fronte alle legittime istanze dei cittadini e degli operatori sanitari.
Difese d’ufficio che diventano sempre più paradossali quando la direzione strategica della ASL 02, con l’avvallo della maggioranza, decide di trasferire i reparti di Dialisi e Nefrologia ad Atessa. Una scelta che non porta nessun concreto beneficio, anzi rischia di trasformarsi in un boomerang per la nostra sanità territoriale, i cui effetti negativi ricadranno inevitabilmente sull’utenza ma anche sulle altre strutture ospedaliere della provincia di Chieti.
Da tempo infatti denunciamo carenze di personale, liste d’attesa lunghissime e mancanza di strumentazioni adeguate, che rendono impossibile eseguire esami diagnostici e cure, ma la Giunta Marsilio preferisce fantasticare su un nuovo ospedale che allo stato attuale non ha coperture economiche e per la cui realizzazione ci vorranno almeno dieci anni.
Diverse volte negli ultimi anni il Centrodestra aveva promesso investimenti importanti per il Renzetti, quasi sempre in prossimità di una scadenza elettorale, ma nei fatti sono rimasti lettera morta. Certo, recentemente sono stati effettuati lavori di manutenzione, ma ora il DG Schael, fresco di riconferma da parte da parte del Presidente Marsilio, nell’ottica dell’operazione ‘taglia e cuci’ ha intenzione di usare la ruspa per far demolire palazzine, tra le più recenti del presidio. Una scelta irrazionale, illogica e controproducente che rischia di mettere in ginocchio il Renzetti e con esso tutta la sanità frentana.
Questo presidio sta perdendo progressivamente le sue migliori professionalità e rischia di trasformarsi, qualora non si invertisse la rotta, in un ospedale base palesemente declassato nella sua operatività, altro che DEA di primo livello.
La realtà dei fatti è che Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia si guardano bene dal dire la verità: oggi ci ritroviamo con una ASL 02 che presenta un deficit di quaranta milioni di euro, di cui dieci maturati solo nell’ultimo anno e strutture come l’Ospedale Renzetti al collasso che non riescono più a far fronte alle esigenze del territorio.