OSPEDALE LANCIANO: “BOZZA DI RIORDINO DELLA RETE OSPEDALIERA COME UN LIBRO DEI SOGNI. SITUAZIONE GRAVISSIMA TRA CARENZA DI PERSONALE, DI MACCHINARI E BONIFICA DELL’AMIANTO IN RITARDO”
La bozza di riordino della rete ospedaliera di Regione Abruzzo assomiglia più un libro dei sogni che a un documento programmatico credibile per quanto riguarda l’Ospedale Renzetti di Lanciano. Qui sono presenti le solite grandi promesse, che mai sono state mantenute dalla Giunta di centrodestra dall’inizio della legislatura, ma nessun tipo di programmazione degli investimenti. Viene da domandarsi se chi ha redatto la bozza conosca la realtà quotidiana che si vive all’interno della struttura, caratterizzata da gravissime carenze di personale che vanno avanti da anni, da macchinari obsoleti o assenti, e da una bonifica dell’amianto che non solo non è stata conclusa, ma che in alcuni reparti non è nemmeno iniziata.
Ho intenzione di chiedere massima chiarezza su quello che succederà, a partire dalla Commissione Sanità convocata per martedì 15 giugno.
Quello che ho visto oggi nelle corsie va in perfetta continuità con le denunce che ho sempre fatto. È incredibile pensare come Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, i partiti che guidano l’Abruzzo e che hanno il dovere di programmare la sanità nel nostro territorio, abbiano classificato i reparti di Urologia e Otorino come UOSD, che devono cioè essere attivi tutti i giorni 24 ore su 24, mentre ad oggi mancano urologi e otorini.
A questo aggiungiamo il fatto che il Pronto Soccorso è terzo in Abruzzo per numero di interventi, ma oltre la metà dei 34 operatori che vi lavorano hanno un contratto a tempo determinato. Significa che, in caso di concorsi o migliori occasioni lavorative, questi professionisti avrebbero tutto il diritto di andarsene, col rischio di lasciare sguarnita la prima linea di difesa del presidio. Si tratta di problematiche che ci trasciniamo da anni e che la Giunta ha accuratamente evitato di affrontare nella bozza di rete ospedaliera”.
Nella propaganda del centrodestra il 2021 doveva essere l’anno degli investimenti per l’Ospedale Renzetti di Lanciano. Niente di più lontano dalla realtà. Allo stato attuale infatti, oltre alle croniche carenze di organico, la bonifica dell’amianto è ancora in alto mare. Ci sono reparti in cui non è nemmeno iniziata, come in Ostetricia-Ginecologia-Nido, mentre in Radiologia non è ancora stata dichiarata la fine dei lavori. Inoltre della famosa Tac che doveva essere destinata a Lanciano, non esiste ancora traccia.