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Quando il personale è molto “personale”

OSPEDALE LANCIANO:IL CASO DEL TRATTENIMENTO IN SERVIZIO DEI DIRIGENTI MEDICI

Il Direttore della UOC Cardiologia-UTIC dell’Ospedale di Lanciano è stato richiamato in servizio per affrontare l’emergenza Covid dopo la cessazione dell’incarico per quiescenza, ma è stato dato contemporaneamente il via libera alla fruizione di quattro mesi di ferie.

Questa è la surreale vicenda, descritta a chiare lettere negli atti della Asl 02, che ho portato questa mattina all’attenzione della Commissione di Vigilanza di Regione Abruzzo. Una questione su cui non ho avuto risposte esaustive dall’Assessore alla Sanità Verì e sulla quale continuerò a chiedere chiarezza affinché siano dati chiarimenti ben più consistenti rispetto a una libera interpretazione delle norme.

Il primario era stato posto in quiescenza con Delibera 497 del 2020 a partire dal primo luglio dello stesso anno o fino al raggiungimento dei 70 anni di età, limite oltre il quale non è più possibile prestare servizio. La Determina 333 del 4 marzo 2021, che conferma il suo pensionamento, è stata revocata in data 19 maggio 2021 con una Delibera della Asl 02, la numero 492.

Con quest’ultima viene richiamato in servizio, utilizzando come appiglio una norma nazionale, il D.L. 18 del 17 marzo 2020. Questo prevede la possibilità per le Aziende Ospedaliere di trattenere in servizio dirigenti medici e sanitari fino al 31 luglio 2021, o alla data di conclusione dello stato d’emergenza, verificata preventivamente l’impossibilità di procedere al reclutamento di personale sanitario.

Ed è qui che le cose non tornano. Infatti un bando per coprire il ruolo di Direttore è già stato indetto e risale addirittura al 29 giugno del 2020, ed esiste una graduatoria di 16 candidati ammessi e idonei, pubblicata con delibera 190 del 22 febbraio 2021. Da allora sono passati quattro mesi, ma senza alcun motivo l’iter è bloccato. Basterebbe espletare la procedura concorsuale per avere la nomina del nuovo primario. Eppure tutto questo non è ancora avvenuto.

Sembra allora difficile comprendere il motivo per cui a tutt’oggi l’UOC di Cardiologia-UTIC dell’Ospedale Renzetti non abbia un nuovo Direttore. Ma ciò che ritengo essere ancora più complicato da comprendere, è la logica che parrebbe emergere dagli atti: quella cioè di richiamare un primario, che ha peraltro già superato il limite dei 70 anni di età, per contrastare l’emergenza Covid, e al tempo stesso metterlo in ferie invece di farlo lavorare.

È evidentemente una questione che merita risposte ben più approfondite di quelle che ho ricevuto dall’Assessore Verì questa mattina in Commissione di Vigilanza, che si è limitata a citare nuovamente le norme già presenti nelle Delibere.

Come mai il bando è ancora fermo al palo? E come si può pensare di contrastare l’emergenza Covid e garantire i livelli essenziali di assistenza con medici autorizzati a usufruire di quattro mesi di ferie con delibere, peraltro, retroattive?

È una situazione poco chiara su cui chiedo venga fatta luce fino in fondo. A questo punto, svolgendo in pieno il compito di sindacato ispettivo in qualità di Consigliere regionale, sarà mia premura continuare a indagare sia sul fatto che il primario stia effettivamente usufruendo del proprio periodo di ferie e, soprattutto, che presti servizio a partire dal primo luglio, data in cui è prevista la conclusione delle ferie, svolgendo attività continua in reparto sui tre turni, e non in qualità di primario.

Questo perché il D.L. a cui fa riferimento la delibera della Asl 02, dà possibilità di lavorare oltre ai 70 anni di età ai medici che abbiano il compito di garantire la turnazione in reparto laddove ci siano eventuali carenze.

Su questi punti non sono disposto a fare un passo indietro.