Questi professionisti meritano rispetto e diritti certi. I continui rinvii del centrodestra sono inaccettabili
Oggi ho preso parte alla manifestazione, organizzata dalla sigla sindacale U.S.B. al fianco del personale Infermieristico, degli operatori socio-sanitari e degli addetti ai servizi delle cooperative. Sono lavoratori che hanno contribuito a contrastare il Covid-19 nei nostri presidi ospedalieri, lavorando giorno e notte a tutela della salute pubblica. Però le cooperative per cui lavorano non danno le stesse garanzie remunerative e di orario di lavoro che fornisce la Asl.
Da mesi chiedono attenzione alla Giunta che, finora, ha sempre eretto un muro. Invece di indire concorsi o avvisi pubblici, come accade nel resto d’Italia, per inquadrarli, in Abruzzo il centrodestra va avanti di proroga in proroga, esternalizzando i servizi. Una cosa inaccettabile, soprattutto adesso che il Governo nazionale ha messo a disposizione strumenti per internalizzare questo personale e aumentare l’organico delle Asl in costante affanno.
Ormai sembra essere una scelta politica quella di non trovare soluzioni definitive a questi problemi, e probabilmente non è un caso se la mia mozione al riguardo, datata novembre, sia ancora chiusa in qualche cassetto della Regione. Oggi l’Assessore Verì ha posticipato ancora la data per una soluzione definitiva, ma ai lavoratori le lungaggini burocratiche non interessano: la Giunta ha tutti gli strumenti risolvere il problema. Dimostrino di volerlo fare!
Il personale Infermieristico, operatori socio-sanitari e addetti ai servizi delle cooperative, nonostante lo straordinario lavoro svolto nel pieno dell’emergenza pandemica e le promesse arrivate dal centrodestra, continuano a essere abbandonati a sé stessi. Sono mesi combattono per il diritto di non essere dimenticati dalla Giunta regionale e dall’Assessorato alla Sanità, avanzando richieste assolutamente condivisibili. Eppure, invece di bandire concorsi e avvisi pubblici come accade in altre regioni d’Italia, il centrodestra continua ad affidarsi a esternalizzazioni e cooperative che non offrono agli operatori le stesse garanzie delle Asl, sia a livello di remunerazione che di orario di lavoro, andando di proroga in proroga. In Regione Abruzzo si continua così a ignorare le norme previste dal Governo per stabilizzare le figure precarie. Una scelta incoerente con la propaganda quotidiana che la Giunta regionale fa in merito al personale sanitario, osannato sui social e abbandonato nella realtà.
Il MoVimento 5 Stelle ha già portato il caso varie volte all’attenzione del Consiglio e della Giunta con molti documenti politici. L’ultimo in ordine di tempo riguarda una mozione a mia firma, depositata nel novembre scorso, con cui chiedevo un impegno concreto a internalizzare nelle Asl questi professionisti, rendendoli a tutti gli effetti dipendenti delle Aziende Sanitarie abruzzesi. Chissà come mai, però, il centrodestra non ha mai voluto aprire una discussione nelle istituzioni, lasciando il documento nascosto in qualche cassetto. A questo punto viene da pensare che sia una scelta politica quella di non voler trovare una soluzione definitiva al problema.
Se c’è una cosa che l’emergenza Covid-19 ci ha insegnato, è che deve essere sfruttata ogni risorsa possibile per incrementare l’assistenza territoriale e tutelare gli operatori. Invece, il mancato intervento di Regione Abruzzo rischia di disperdere un patrimonio fatto di persone capaci, con formazione pluriennale ed esperienza accumulata sul campo in anni di attività. Finora si sono scontrati con il muro eretto da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, che dopo quasi un anno di tempo sembrano non aver capito che il personale Infermieristico, operatori socio-sanitari e addetti ai servizi delle cooperative svolgono lo stesso lavoro di chi è assunto dalle Asl, ed è per questo che devono essere tutelati, sfruttando ogni strumento per inquadrarli nel Sistema Sanitario Regionale.
Questa mattina, l’Assessore Verì è scesa dagli uffici per parlare con loro, e ha posticipato ancora una volta la data entro la quale partiranno le procedure concorsuali e di avvisi pubblici, rimandandola al 15 febbraio. Mi auguro che, dopo proroghe continue, questo sia davvero l’ultimo rinvio. Le lungaggini burocratiche della Giunta regionali non devono interferire con i diritti dei lavoratori, e adesso non esistono più scuse.
Il centrodestra mantenga l’impegno preso e si batta al nostro fianco, una volta per tutte, a sostegno di tutti i lavoratori della sanità abruzzese.
Nessuno escluso.