Seconda ambulanza H24 a Lanciano, la giunta regionale non mantiene l’impegno preso
Questo ritardo potrebbe costare la vita a qualcuno, vogliamo conoscere i nomi dei responsabili
La Giunta regionale non dà seguito all’impegno preso sul servizio del secondo mezzo di soccorso 118 H24 nel territorio di Lanciano. Al di là della propaganda messa in atto dal centro destra, infatti, la seconda ambulanza è rimasta una parola sulla carta. Questo significa prendere in giro un intero territorio, mortificare il lavoro di chi, come me, si è battuto per questo servizio fondamentale da anni e, soprattutto, esporre a rischio numerosi cittadini che potrebbero non essere soccorsi nei tempi previsti dalla legge
A seguito del nostro impegno sul territorio e forse delle oltre 1300 firme raccolte tra i cittadini sul territorio, abbiamo ottenuto l’istituzione la seconda ambulanza sia pure per 12 ore giornaliere, ma questo è stato solo un primo passo. Il nostro territorio è caratterizzato da una popolazione, una estensione e una orografia tali da richiedere due ambulanze per il servizio di emergenza 118. I numeri degli interventi confermano questo dato, così come le disposizioni emanate nel D.L. del 27 marzo 1992 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri che impone l’intervento dei mezzi di soccorso entro 8 minuti nell’area urbana, ed entro 20 minuti in area extraurbana, tempi che nel distretto di Lanciano non vengono mai rispettati.
Ma questa ambulanza, come purtroppo gran parte della nostra sanità è “precaria”, ed è stata finora riconfermata grazie a delle proroghe. I numeri finora ci hanno dato ragione, perché il secondo mezzo, sia pure solo per 12 ore al giorno, ha lavorato tantissimo, riducendo drasticamente i tempi medi di intervento, e assicurando un più efficiente servizio al territorio e alla popolazione. che prima non rispettavano mai gli 8 minuti in area urbana e 20 in area extra urbana, così come previsto dalla legge. E’ stato assicurato, quindi, un servizio efficiente al territorio anche alla luce della centralizzazione dei pazienti che, per alcune patologie di rilievo, come per esempio quelle cardiache, sono portati nelle strutture di Pescara e Chieti.
Se prima le chiamate erano dirottate sulle unità di Casoli e di Atessa, di Ortona che, spostandosi, lasciavano sguarniti a loro volta i propri territori, ora il secondo mezzo raggiunge rapidamente la zona di chiamata senza sbilanciare il sistema di emergenza.
La giunta regionale, dopo le nostre incessanti sollecitazioni, su proposta dell’assessore Verì, con il parere favorevole della Agenzia Sanitaria Regionale, recepiva la nostra istanza attraverso la Delibera numero 660 del 04 novembre 2019, che finalmente metteva nero su bianco il tanto atteso “Adeguamento Sistema di Urgenza ed Emergenza Territoriale 118 con l’attivazione seconda postazione territoriale 118 nel Comune di Lanciano”
Non si capisce, quindi, il perché di questo ritardo, poiché dal punto di vista normativo sembra essere tutto pronto. Chiediamo quindi all’Assessore Verì di verificare quali siano le cause dei rallentamenti e una volta individuati di sopperire immediatamente a questa mancanza poiché il ritardo, in questo caso, potrebbe costare davvero la vita a qualcuno