Le problematiche nella gestione del personale TUA arrivano nelle istituzioni di Regione Abruzzo. Ho depositato un’interrogazione a risposta scritta. Le motivazioni che hanno portato allo sciopero dei lavoratori nel febbraio scorso non possono rimanere senza una risposta. Va fatta chiarezza in particolare sul ricorso costante al lavoro somministrato. Sono arrivate notizie di operatori che sarebbero stati addirittura collocati in ferie d’ufficio e sostituti da lavoratori con contratto di somministrazione, mentre altro personale TUA part time non sarebbe nemmeno stato interpellato per la copertura dei turni. È il momento che qualcuno della Giunta di centrodestra dica come stanno realmente le cose.
Lo scorso 8 gennaio è stata comunicata l’intenzione di attivare 43 contratti di somministrazione a tempo determinato per operatori di esercizio. Una tipologia di accordo che nasce per risolvere esigenze specifiche di flessibilità, soprattutto per la gestione di picchi di lavoro occasionali e stagionali. Questa procedura è andata avanti pur in presenza, con contratto part time, di 42 lavoratori assunti sulla base di un concorso del 2015 con graduatoria pubblicata nel 2017 e scaduta nel 2019.
Proprio nel contratto degli autoferrotramvieri, applicabile a TUA, è previsto che il personale in servizio part time possa essere utilizzato, per sopravvenute esigenze di servizio, fino alla misura delle 39 ore settimanali in funzione di “lavoro supplementare” che è considerato alla stregua di lavoro ordinario. Inoltre il contratto collettivo aziendale di TUA prevede una graduatoria di trasferimento che consenta al personale assegnato a sedi distanti di essere riavvicinato attraverso un meccanismo di liste di attesa. Ma nessuna di queste due opzioni sarebbe stata presa in considerazione.
Il problema in questione nasce nel momento in cui si viene a sapere che una parte del personale somministrato dovrebbe sostituire lavoratori collocati in ferie d’ufficio. In alcuni casi, addirittura, ci sarebbero persone a cui è stata erosa la parte di ferie del 2021, tanto da essere in conteggio negativo. Ci sarebbe poi altro personale somministrato full time spedito in residenze madri, o comunque oggetto di domande di trasferimento di lavoratori che prendono servizio in postazioni lontane dalla propria residenza, con una possibile compromissione del diritto del personale viaggiante a essere trasferito in residenze prossime alla propria abitazione.
Un grande caos su cui qualcuno deve intervenire. Per questo pretendo delle risposte da parte della Giunta targata Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Sono questioni su cui è urgente fare totale chiarezza in difesa dei diritti di tutti i lavoratori. E l’Amministrazione Marsilio non può certamente tirarsi indietro davanti alle proprie responsabilità”.