Criticità che mostrano tutta l’inadeguatezza della Rete Ospedaliera approvata dal Centrodestra
L’Ospedale Renzetti di Lanciano già estremamente penalizzato da un modello organizzativo che mira sempre più alla centralizzazione della sanità abruzzese, rischia di vedersi privato anche di un ulteriore servizio a disposizione dell’utenza, come l’unità operativa di ortopedia.
Infatti, la carenza di personale divenuta ormai cronica e l’incapacità organizzativa della Direzione strategica della ASL 02 nella gestione del personale sanitario a disposizione, rischiano di infliggere un ulteriore duro colpo non solo all’utenza dell’Ospedale Renzetti ma a tutta la sanità frentana, con i cittadini che saranno costretti a spostarsi presso l’ospedale di Chieti per ricevere le cure adeguate.
Dopo cinque anni di governo del Centrodestra in cui abbiamo assistito ad un progressivo depotenziamento di questo presidio ospedaliero, con reparti fondamentali come il Pronto Soccorso, l’Urologia, l’Otorino, l’Ortopedia e l’Oculistica costretti a operare solo per alcuni giorni a settimana ed in assenza totale di professionisti, un altro servizio fondamentale come quello di ortopedia è costretto a fare i conti con un depotenziamento “silenzioso” messo in atto dalla ASL02, con l’avvallo del Centrodestra abruzzese.
Ancora una volta queste criticità mostrano le conseguenze della mancata programmazione della maggioranza e tutta l’inadeguatezza della Rete Ospedaliera approvata al fotofinish da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Una rete che, come denunciato più volte, non tiene minimamente in considerazione l’identità di un presidio ospedaliero come il Renzetti e svilisce il ruolo della sanità pubblica.
Questo presidio sta perdendo progressivamente tutte le sue migliori professionalità e rischia di trasformarsi, qualora non si invertisse la rotta, in un ospedale di base palesemente declassato nella sua identità, altro che DEA di primo livello.