SANITÀ, LA MOZIONE DI TAGLIERI (M5S): “I TRE PUNTI URGENTI PER POTENZIARE IL SISTEMA DI EMERGENZA TERRITORIALE 118”
Potenziare il nostro Sistema di Emergenza Territoriale 118 deve diventare un obiettivo prioritario della Giunta regionale Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Fino a ora, invece, non abbiamo visto nessuna azione concreta per supportare questo settore sanitario, essenziale per intervenire in tempo nelle situazioni più rischiose per i pazienti e salvare vite umane. Per questo, ho depositato una mozione per impegnare il centrodestra su tre fronti: assicurare, come previsto dalle normative, il rispetto della presenza di un mezzo avanzato, con personale medico e infermieristico a bordo, ogni 60mila abitanti; definire le piante organiche medico–infermieristiche e stabilire il numero di personale necessario per intervenire per tempo, sia nell’area urbana che in quella extraurbana; procedere con l’inquadramento nel ruolo sanitario per i medici attualmente solo convenzionati nell’emergenza–urgenza territoriale, attuando così quanto previsto dall’Accordo Collettivo Nazionale.
Sono chiare le richieste che arrivano dal documento che ho depositato. Siamo arrivati in un momento di emergenza sanitaria a seguito di anni segnati da costanti tagli alla sanità pubblica, dai quali non è stato risparmiato neanche il 118. Troppo spesso la politica regionale si è dimenticata di quanto sia essenziale intervenire per tempo, con mezzi adeguati, presenti costantemente sul territorio, a bordo dei quali deve essere presente personale sanitario addestrato e qualificato. Ci troviamo adesso a dover far fronte a numerosi problemi quali un’organizzazione disomogenea e frammentata, una programmazione inadeguata delle risorse, meccanismi formativi insufficienti e contraddittori, un inquadramento confuso e precario del personale medico tra contratti, convenzioni e collaborazioni, anomale e a tempo determinato. Soprattutto per quanto riguarda quest’ultimo punto, la maggior parte dei medici del 118 appartengono alla categoria dei convenzionati, e di conseguenza privi di specifiche tutele come il riconoscimento della malattia, degli infortuni, della legge 104, sebbene la stessa attività in rapporto di lavoro convenzionato o parasubordinato è, in tutto e per tutto identica all’attività del medico 118 dipendente.
Alla luce di queste gravi problematiche è necessario un intervento diretto della Giunta regionale, che possa far sì che tutto il lavoro e l’esperienza accumulata sul territorio dal personale sanitario, possa essere valorizzata al meglio con l’inserimento stabile di questi professionisti nell’organico della Asl. Da qui, si deve partire con una nuova e più radicata stabilizzazione della rete di emergenza–urgenza su tutto il territorio regionale che, come ci ha dimostrato l’esperienza del Covid, ha urgente necessità di essere potenziata in tutto e per tutto, dalla costante presenza di un mezzo ben equipaggiato sul territorio per intervenire nel minor tempo possibile, alla pianificazione chiara del fabbisogno di personale per soddisfare le richieste dell’Abruzzo intero, dove non esistano territorio di serie A e territori di serie B.
Dal momento che la Giunta non ha ancora preso una posizione netta al riguardo, mi auguro che questa mozione venga approvata e che serva da monito al centrodestra abruzzese. Una volta preso un impegno scritto in Consiglio regionale non si potrà più fuggire dalle proprie responsabilità di governo del territorio e di tutela della salute dei cittadini.