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Un focolaio Covid nella RSA a Lanciano

LANCIANO, CASA RELIGIOSA ANTONIANO FOCOLAIO COVID: “UNA STRUTTURA CHE SEMBRA UNA BOMBA A OROLOGERIA, HO POSTO DOMANDE CHIARE ALL’ASSESSORE E MI ASPETTO RISPOSTE ALTRETTANTO CHIARE”

Sono 95, rispettivamente 71 ospiti e 24 collaboratori, i contagiate nella RSA “Casa Religiosa Antoniano” di Lanciano. L’ultimo dei tre decessi è avvenuto solo ieri. Il personale a disposizione è pochissimo, tanto da costringere la Asl ad attivare l’Usca (unità speciale di continuità assistenziale) per garantire le cure sanitarie nella struttura, che sembra essere una vera e propria bomba ad orologeria.

Se la situazione dovesse rendersi più difficoltosa dove saranno collocati gli ospiti anziani? Questa e altre domande sono poste all’interno di un’interpellanza rivolta all’Assessore Verì. “Stiamo parlando di una situazione al limite ed è importante capire quali misure sono state adottate per prevenire l’estensione del contagio al di fuori della struttura e, soprattutto, quali misure ha predisposto la Asl sul territorio per fronteggiare un’eventuale crisi sanitaria che dovesse derivare dall’aggravarsi delle condizioni degli ospiti della struttura.

E’ noto che nelle RSA e nelle case di riposo i focolai del virus hanno trovato un ambiente favorevole alla diffusione, sia a causa dell’età e la fragilità degli ospiti, ma anche per un ormai accertato ritardo nell’esecuzione di atti e interventi che, se compiuti con maggior celerità e consapevolezza, avrebbero probabilmente ridotto l’impatto tragico dei contagi e dei decessi.

Nel caso di Lanciano vorrei essere rassicurato dall’Assessore alla Sanità che siano state correttamente adottate tutte le procedure indicate nelle OPGR 45 e 75 e delle linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità. E mi auguro di ottenere una risposta chiara e soddisfacente. Nell’ambito delle strategie di prevenzione e controllo dell’epidemia da virus SARS CoV-2 è necessaria la massima attenzione nei confronti della popolazione fragile presa in carico dalle strutture che sono gestite totalmente o in parte dalla Asl.

Tutelare gli anziani delle RSA significa tutelare anche il personale sanitario e collaborativo delle strutture ma anche i familiari che si recano in visita. Sul nostro territorio si sono già verificati episodi simili, che si stanno ripetendo con sempre maggiore gravità e sempre più ampia diffusione di contagi. Una tendenza negativa che la Regione Abruzzo deve invertire nel più breve tempo possibile e con ogni mezzo a disposizione.