La disastrosa situazione economica della Asl 02 non impedisce ai vertici di continuare la politica delle esternalizzazioni. Così, nonostante una nota con cui il Dipartimento Sanità sollecitava la richiesta per la predisposizione di un piano di rientro per uno squilibrio economico e finanziario che, a quanto si apprende da organi di stampa, dovrebbe aggirarsi sui 58 milioni di euro, la Asl ha aderito alla convenzione CONSIP per l’esternalizzazione della gestione della sicurezza sul lavoro per un triennio. L’esborso che dovrà sostenere l’Azienda è di oltre 2 milioni e mezzo di euro. Una cifra molto più alta rispetto, ad esempio, all’assunzione a tempo indeterminato di nuovo personale. Si tratta di una decisione difficilmente condivisibile alla luce della situazione finanziaria della Asl, e per avere chiarimenti al riguardo ho presentato un’interpellanza in Consiglio regionale per avere risposte certe dall’Assessore alla Sanità Verì.
Gli obiettivi di un Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro ed in particolare quelli della sorveglianza sanitaria comprendono, tra gli altri, la protezione della salute e del benessere dei lavoratori, la prevenzione delle malattie professionali, l’identificazione di condizioni dello stato di salute che potrebbero rappresentare condizioni di particolare suscettibilità e, quindi, essere aggravate da specifiche condizioni lavorative.
Ma se le leggi nazionali sono inequivocabili la gestione nella Asl 02 è ben più confusionaria. A partire dalla carenza di personale, visto che il servizio dispone attualmente di due medici destinati ad andare in quiescenza nei prossimi 12 mesi, più altri due con contratto in scadenza al 31 ottobre prossimo. A questo si aggiunge una inaccettabile mancanza di collaborazione con le istituzioni, visto che non è mai arrivata la risposta a un mio accesso agli atti del luglio del 2019 per conoscere l’elenco dei lavoratori soggetti all’obbligo della sorveglianza sanitaria e le schede di rischio per le mansioni specifiche dei suddetti dipendenti.